Roberto Moretti ha fatto una scelta coraggiosa che anni fa gli ha cambiato la vita: lavorava come informatico, poi qualcosa nella sua testa è scattato, ha lasciato il lavoro e si è trasferito in Liguria, diventando un coltivatore diretto.
Quello che però gli è rimasto come tratto caratteriale è il ragionamento informatico: «Qui non c’è quello che nell’informatica siamo abituati a usare come “ancora di salvezza”, ovvero, se si fa un errore, il “torna indietro”. Qui l’errore te lo porti dietro, non c’è il copia e incolla. Nella coltivazione non puoi fare una cosa qui e ripeterla uguale per cinquanta volte».
«L’informatica è una cosa molto bella che noi uomini ci siamo inventati – spiega Roberto – e che forse nel tempo perde un po’ del suo fascino perché deve seguire certi schemi che prima potevi evitare. Era il bello di andare nel mare a fine ‘800 senza troppe regole».
DIGITALIFE E’ UN PROGETTO ANCHE TUO
È una grande ambizione raccontare il cambiamento con un film. Lo è ancor di più pensare di farlo in modo collettivo, corale, partecipato. DigitaLife sarà infatti un collage di storie che ci racconterete e che ci potrete fare avere con brevi video. Il nostro lavoro è organizzare tutto questo, raccontarlo e poi costruire l’opera grazie alla regia di Francesco Raganato.
Il digitale ha cambiato le nostre vite in profondità. Coglietene attimi, momenti, esperienze. Pensate a ciò che vi piace, vi preoccupa, vi entusiasma, vi spaventa. Anche le piccole cose quotidiane e non per forza i grandi progetti. Ognuno di noi vive, vede, ascolta storie che hanno a che fare con il digitale.
Raccontatelo. È un’azione importante per tutti noi e ci aiuterà a conoscere di più e a riflettere su cosa è successo, succede e succederà.