Jabran Azam ha 27 anni e oggi vive a Manchester, nel Regno Unito.
Nato in Pakistan, all’eta di 12 anni si trasferisce con la famiglia in Italia, più precisamente ad Albizzate, in provincia di di Varese.
Si diploma nel 2011 presso l’Itis di Gallarate e subito dopo trova lavoro in una ditta metalmeccanica di Brunello. E’ durante questo periodo che si avvicina al mondo della fotografia e se ne appassiona.
Nel 2016, spinto dalla voglia di cambiamento, Jabran decide di raggiungere il fratello e trasferirsi a Manchester. Qui ottiene la licenza Uber e di lì a poco inizia a guadagnare “accompagnando persone in giro per la città”.
Uber, infatti, è un’azienda che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un’applicazione mobile che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti.
Jabran spiega che si tratta di un servizio molto richiesto a Manchester, comodo e soprattutto sicuro poiché grazie a un sistema valutazioni che permette a utenti e autisti di valutarsi a vicenda, passeggero e conducente sanno sempre con chi stanno viaggiando.
Ma il vero vantaggio è rappresentato dalla possibilità di gestire il proprio tempo in assoluta libertà: «Quando vuoi lavorare vai online, viceversa vai offline», racconta Jabran che in questo modo riesce a ritagliarsi momenti da dedicare alla fotografia, sua più grande passione.
Siete pronti per un farvi accompagnare da Jabran in giro per la città?
Qui di seguito il suo contributo video per DigitaLife.
DIGITALIFE E’ UN PROGETTO ANCHE TUO
È una grande ambizione raccontare il cambiamento con un film. Lo è ancor di più pensare di farlo in modo collettivo, corale, partecipato. DigitaLife sarà infatti un collage di storie che ci racconterete e che ci potrete fare avere con brevi video. Il nostro lavoro è organizzare tutto questo, raccontarlo e poi costruire l’opera grazie alla regia di Francesco Raganato.
Il digitale ha cambiato le nostre vite in profondità. Coglietene attimi, momenti, esperienze. Pensate a ciò che vi piace, vi preoccupa, vi entusiasma, vi spaventa. Anche le piccole cose quotidiane e non per forza i grandi progetti. Ognuno di noi vive, vede, ascolta storie che hanno a che fare con il digitale.
Raccontatelo. È un’azione importante per tutti noi e ci aiuterà a conoscere di più e a riflettere su cosa è successo, succede e succederà.