Chat Yourself, il chatbot per contrastare i primi sintomi dell’Alzheimer

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Per chi non l’avesse mai visto, Still Alice è un film del 2014 che racconta di una cinquantenne a cui viene diagnosticata una forma precoce di Alzheimer.

La sua condizione la spinge ad affidare ricordi e informazioni ad una serie di promemoria salvati nel suo smartphone con l’obiettivo di mantenere il maggior controllo possibile su se stessa e la sua vita.

E’ questa l’idea che in qualche modo sta alla base di Chat Yourself, il chatbot ideato da Sara Bottani, Flavio Fabbri e Alessandro Patscot.

Sviluppato su Facebook e studiato per fornire risposte in tempo reale, Chat Yourself è in grado di memorizzare l’intera vita di un malato restituendogli informazioni utili – per non dire vitali – 24 ore su 24.

Come mi chiamo? Dove abito? Qual è il numero di mio figlio? A che ora devo prendere le mie medicine?

Sono solo alcune delle domande alle quali il chatbot può rispondere offrendo ai malati un supporto concreto durante le prime fasi della malattia.

«Quando ero piccola a mio nonno è stato diagnosticato il morbo di Alzheimer» racconta Sara, la cui esperienza personale ha dato l’input al progetto.

«Purtroppo per mio nonno non ho potuto fare niente, ma oggi, grazie ai social network e alle tecnologie digitali, sto sperimentando come poter aiutare le generazioni future.»

Chat Yourself è al momento un progetto sperimentale e, sebbene non sconfigga l’Alzheimer, aiuta chi ne è affetto a convivere con il progressivo dissolversi della memoria riconquistando la propria routine.

DIGITALIFE E’ UN PROGETTO ANCHE TUO

È una grande ambizione raccontare il cambiamento con un film. Lo è ancor di più pensare di farlo in modo collettivo, corale, partecipato. DigitaLife sarà infatti un collage di storie che ci racconterete e che ci potrete fare avere con brevi video. Il nostro lavoro è organizzare tutto questo, raccontarlo e poi costruire l’opera grazie alla regia di Francesco Raganato.

Il digitale ha cambiato le nostre vite in profondità. Coglietene attimi, momenti, esperienze. Pensate a ciò che vi piace, vi preoccupa, vi entusiasma, vi spaventa. Anche le piccole cose quotidiane e non per forza i grandi progetti. Ognuno di noi vive, vede, ascolta storie che hanno a che fare con il digitale.

Raccontatelo. È un’azione importante per tutti noi e ci aiuterà a conoscere di più e a riflettere su cosa è successo, succede e succederà.

2018-01-18T11:47:00+00:00